Importante piatto della produzione Mondovì, epoca fine ‘800, cm 31, ottimo stato di conservazione, dipinto a mano con il raro motivo delle rondini, punzone a retro di Salvatore e Giovanni Gabutti Chiusa Pesio 1866-1927.

Nel 1876 gli impiegati che producevano per Salvatore e Giovanni Battista Gabutti erano circa ottanta e producevano una vasta gamma di ceramiche. Il consumo di legna da ardere per alimentare i 4 forni superava le 2000 tonnellate. Fra il 1875 e il 1877, la manifattura fabbricò sperimentalmente stoviglie ordinarie da cucina non ottenendo i risultati previsti. L’andamento sfavorevole del mercato poneva in crisi l’azienda e la posizione geografica di Chiusa Pesio, relativamente lontana dalla ferrovia, aggravava le difficoltà, provocando l’aumento dei costi di produzione e ritardi nelle consegne. Gli anni più duri della crisi furono superati faticosamente riducendo al massimo le spese, dimettendo molti operai e abbandonando in parte lavorazioni più lente, in particolare quelle a mano, per adottare tecniche più veloci e meno costose (decorazioni a stampa).

Le ceramiche antiche di Chiusa Pesio e Mondovì, decorate a fiori, galli, casette, ecc sono tra le più ambite e ricercate dai collezionisti di tutto il mondo perchè già dai primi anni del 1900 venivano esportate in moltissimi paesi esteri dai vari produttori.